Il 2015 avrà un secondo in più.
Ebbene sì, l’anno corrente terminerà esattamente dopo 365 giorni e un secondo.
A stabilirlo è una consuetudine di derivazione scientifica, già adottata in
altre circostanze storiche. Sul web potete trovare tutte le
informazioni e le curiosità del fatto. Qui mi interessa soprattutto pensare alle
conseguenze che ciò avrà nella vita quotidiana della gente. Come impiegherete
questo secondo? Probabilmente, nella maggioranza dei casi non ci accorgeremo
nemmeno di tale live frazione di tempo, ai più impercettibile. Ma che cosa si
può fare poi in un misero secondo? La domanda già di per sé è affascinante e
offre spazio a una serie di riflessioni. Dal macrocosmo: Big Bang, nascita di
una stella, al microcosmo. Un bacio, una stretta di mano, una carezza, una
pacca sulla spalla, un abbraccio. Uno schiaffo o un pugno. E’ un attimo, un’istantanea.
Ma se l’oceano è fatto di gocce, l’eternità è fatta di secondi. Come un romanzo
è fatto pur sempre di lettere, ciascuna delle quali necessita di almeno un
secondo, a seconda della velocità di scrittura, per restare impressa. E quante
cose della durata di un secondo ci sono rimaste in mente, nella nostra vita!
Un’occhiata, uno scambio di sguardi sul tram con colui o colei che magari un
giorno diventerà la persona della nostra vita. Uno schiocco di dita, un
rintocco di campane. La morale è di non lasciarci sfuggire il tempo, nemmeno un
secondo. Ogni granello che scorre all’interno di una clessidra custodisce una
ricchezza infinita. Un lampo, un fulmine. Anche perché, a ben vedere, tutto ciò
che facciamo nella nostra vita dura all’incirca un secondo. Frazionare il tempo
nelle sue parti costitutive: ogni gesto, ogni piccola azione può essere
scomposta nelle sue minuscole particelle. Atomi dell’infinito. Un flash, una
foto che rimarrà impressa, per lo meno nella nostra memoria, per sempre. Eterno
presente che fluisce, come un fiume sospinto dalla corrente passata e di cui è
possibile scorgere una fetta di futuro. Non prosciugare la fonte sorgiva. Un
battito d’ali che consente a una farfalla di mantenere il volo. Un’intuizione
della nostra mente, un passo tra i mille di una passeggiata. Un battito di
ciglia necessario fisiologicamente per lubrificare l’occhio. Uno scoppio, una
scintilla che fa esplodere un incendio. La celebre goccia che fa traboccare il
vaso. Un battito cardiaco che ci tiene in vita. Ogni frame della nostra
esistenza - un film che scorre inesorabilmente verso il finale scandito da tante
istantanee. L’orgasmo. Ogni pulsazione per tenere il tempo e andare a ritmo.
L’oscillazione del pendolo o del metronomo. Lo spiccare il volo. Una nota
musicale tra una sinfonia. Il soffio per spegnere la fiamma di una candela e
una stella cadente. Esprimiamo desideri. Chissà quante cose avvengono nel
nostro corpo contemporaneamente in un solo secondo, senza che ce ne rendiamo
conto. Chissà quante connessioni neurali succedono nel nostro cervello, quante
sinapsi che noi non controlliamo direttamente. Ogni respiro, la formazione di
una lacrima. Quante cose capiteranno nel mondo in quel solo secondo. Se non
altro, quel giorno avremo contemporaneamente circa sette miliardi di secondi in più, ognuno di inestimabile
valore.
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