mercoledì 15 luglio 2015

Un secondo secondo me



Il 2015 avrà un secondo in più. Ebbene sì, l’anno corrente terminerà esattamente dopo 365 giorni e un secondo. A stabilirlo è una consuetudine di derivazione scientifica, già adottata in altre circostanze storiche. Sul web potete trovare tutte le informazioni e le curiosità del fatto. Qui mi interessa soprattutto pensare alle conseguenze che ciò avrà nella vita quotidiana della gente. Come impiegherete questo secondo? Probabilmente, nella maggioranza dei casi non ci accorgeremo nemmeno di tale live frazione di tempo, ai più impercettibile. Ma che cosa si può fare poi in un misero secondo? La domanda già di per sé è affascinante e offre spazio a una serie di riflessioni. Dal macrocosmo: Big Bang, nascita di una stella, al microcosmo. Un bacio, una stretta di mano, una carezza, una pacca sulla spalla, un abbraccio. Uno schiaffo o un pugno. E’ un attimo, un’istantanea. Ma se l’oceano è fatto di gocce, l’eternità è fatta di secondi. Come un romanzo è fatto pur sempre di lettere, ciascuna delle quali necessita di almeno un secondo, a seconda della velocità di scrittura, per restare impressa. E quante cose della durata di un secondo ci sono rimaste in mente, nella nostra vita! Un’occhiata, uno scambio di sguardi sul tram con colui o colei che magari un giorno diventerà la persona della nostra vita. Uno schiocco di dita, un rintocco di campane. La morale è di non lasciarci sfuggire il tempo, nemmeno un secondo. Ogni granello che scorre all’interno di una clessidra custodisce una ricchezza infinita. Un lampo, un fulmine. Anche perché, a ben vedere, tutto ciò che facciamo nella nostra vita dura all’incirca un secondo. Frazionare il tempo nelle sue parti costitutive: ogni gesto, ogni piccola azione può essere scomposta nelle sue minuscole particelle. Atomi dell’infinito. Un flash, una foto che rimarrà impressa, per lo meno nella nostra memoria, per sempre. Eterno presente che fluisce, come un fiume sospinto dalla corrente passata e di cui è possibile scorgere una fetta di futuro. Non prosciugare la fonte sorgiva. Un battito d’ali che consente a una farfalla di mantenere il volo. Un’intuizione della nostra mente, un passo tra i mille di una passeggiata. Un battito di ciglia necessario fisiologicamente per lubrificare l’occhio. Uno scoppio, una scintilla che fa esplodere un incendio. La celebre goccia che fa traboccare il vaso. Un battito cardiaco che ci tiene in vita. Ogni frame della nostra esistenza - un film che scorre inesorabilmente verso il finale scandito da tante istantanee. L’orgasmo. Ogni pulsazione per tenere il tempo e andare a ritmo. L’oscillazione del pendolo o del metronomo. Lo spiccare il volo. Una nota musicale tra una sinfonia. Il soffio per spegnere la fiamma di una candela e una stella cadente. Esprimiamo desideri. Chissà quante cose avvengono nel nostro corpo contemporaneamente in un solo secondo, senza che ce ne rendiamo conto. Chissà quante connessioni neurali succedono nel nostro cervello, quante sinapsi che noi non controlliamo direttamente. Ogni respiro, la formazione di una lacrima. Quante cose capiteranno nel mondo in quel solo secondo. Se non altro, quel giorno avremo contemporaneamente circa sette miliardi di secondi in più, ognuno di inestimabile valore. 


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