Cinciallegre
malinconiche ansimano all’interno della mia gabbia toracica[1]. I
fiori sono ermafroditi e vanno incontro all’autoimpollinazione. I trans
sfilavano sulle passerelle di catrame fumante, tra gomme da masticare,
mozziconi, siringhe. Noi ci masturbavamo cotidie.
L’apparato digerente più semplice che ci sia è quello delle torpedini marine: è
un semplice sacco a fondo cieco che si apre con un’unica apertura funzionante
da bocca e da ano. Non solo le meduse avevano la faccia come il culo. L’unica
data storica che ricordo è il 1492: 7 novembre – un meteorite di 120 kg si schianta in
Alsazia. D’altra parte, abbiamo assistito al parricidio dei figli dei fiori e
all’aborto in massa dei padri pellegrini. Abbiamo visto no-global sfegatati ingurgitare
con foga e soddisfazione gustosi happy meal con carne biologica e coca cola light
al McDonald del centro, dopo a un corteo di protesta contro le multinazionali. Abbiamo
visto assessori no profit(erole) intingere il loro pollice verde
nell’inchiostro della questura per lasciare un’impronta sulla propria fedina
penale. Abbiamo visto fricchettoni in armonia con l’intero universo e amanti
della natura vagabondare liberi per i campi coltivati, a bordo di fumanti furgoncini
del popolo anni ’70, recanti il segno della pace come marchio di fabbrica. E senza
marmitta catalitica. Abbiamo visto i netturbini raccogliere le tonnellate di
rifiuti lasciate dopo al concerto del primo maggio. I poeti avanzano un sacco di
spazio bianco, sprecando un mucchio di carta. Il sesso occasionale degli angeli
caduti riempiva le bocche degli intellettuali. Bukowski interprete del bidello
del quarto piano. I dietrologi si scoprirono affetti da aerofagia e il loro
slogan preferito divenne: «Vade retro!».
Ovviamente, chi non è in grado di risolvere i propri problemi personali si
sente in dovere di risolvere almeno quelli del mondo. L’acne ci cresceva
persino sui capelli, tra le doppie punte, nei bulbi del cuoio capelluto. Ci accorgeremo
dell’apocalisse dallo sbraitare degli allarmi antincendio e dalle sirene degli
antifurti. Avete già pensato sulla scialuppa di salvataggio di quale yacht
salire, quando si scatenerà il diluvio universale di piogge acide? Un minuto di
silenzio per la scomparsa dei dinosauri. Quindi, l’unico modo per scampare alla
morsa dell’arsura estiva nonché agli incubi ricorrenti era rivoltare il
guanciale dall’altro lato, ancora fresco. Intorno al letto a castello stavano i
coccodrilli che presidiavano il ponte levatoio verso gli incubi notturni.
L’assedio dei rimorsi mandava in frantumi le mura di cartapesta del nostro ego.
Generalmente, i generali in divisa affrontavano questioni di genere, del genere
‘degenerazioni generazionali’. I satelliti dell’atollo satollo monitorano lo
shopping degli outlet metropolitani. Il prurito della stratosfera era
parzialmente placato dalle antenne dei grattacieli. La stella di Kochab fungeva
da occhio di bue per le gesta dimenticate di questi attori infreddoliti che
recitano sul palcoscenico d’asfalto. I radar non riconoscono le coordinate
della periferia, tantomeno i sonar. Eppur ci muoviamo[2].
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