Giocoforza,
Monade faceva i cerchi col fumo quando Er contemplava i cerchi nel grano. Il
nostro cervello circonciso con una sega circolare entrava spesso in corto
circuito con la catena di montaggio, malgrado le catene alimentari restassero
principalmente un circolo vizioso. Il circolo degli artisti, con le curve
ristrutturate, inaugurato prossimamente al circolo polare artico. La maga Circe
del circondario circuiva gli spettacoli circensi con assegni circolari. Le
biglie di newton scandivano il ciclo mestruale del tempo. La sfera celeste
sfiorava le zoppicanti gru a torre e le impalcature traballanti. Meteoriti ovali
rotolavano giù dallo scivolo dei giardinetti; sulle altalene roteavano rotoli
di carta igienica. La forza centripeta degli zar era vertiginosa. Il Punto G è
il buco dell’ozono o, in ogni caso, un buco nero. L’equatore sta ad indicare il
girovita di un mondo obeso, ovvero la cintura di una donna gravida tarchiata
dalla gravità. Le telecamere a circuito chiuso controllavano il necessario giro
di vite. Un compasso tracciava il cerchio della vita. Concettualmente i
cerchioni dei tamarri erano in lega. Decriptando acronimi sul viso pallido di
Alice, scannerizzato dagli occhi suoi palindromi.
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