venerdì 21 giugno 2013

Pubblicità, bibite e nomi propri

A parte il fatto che (ne sono quasi certo) moriremo di pubblicità, asfissiati. A parte il fatto che (come testimoniano i commenti dei lettori sui quotidiani) la tv è andata in letargo, dal momento che sono trasmesse principalmente repliche. Ma in questi giorni (sarà per la crisi economica che costringe i creativi pubblicitari a escogitare nuovi espedienti per vendere ancora i prodotti ai clienti; sarà per la crisi sistemica planetaria che sta mostrando le prime crepe su quelle che furono che le colonne portanti del capitalismo, quali i reclame alla televisione) sono comparse una serie di pubblicità interessanti, che dimostrano una volta di più alcune caratteristiche dei fenomeni e delle tendenze che la nostra società sta percorrendo, oltre che rappresentare degli ottimi casi di studio di marketing commerciale al tempo del consumismo. Voglio soffermarmi, in particolare, sugli spot che sponsorizzano alcune bibite aromatizzate che, poiché si è fatta sentire per la prima volta dell’anno la canicola estiva, vengono presentate come delle panacee indispensabili per sopravvivere alla stagione. La cosa che più colpisce l’attento cultore dello zapping, tuttavia, è la precisa decisione dei pubblicitari di propagandare una merce personalizzabile. Tu consumatore, infatti, prima di acquistare la bevanda e gustartela al fine di placare (almeno momentaneamente) la sete, hai la possibilità di creare, avvalendoti anche dei social network che golosamente navighi, il tuo drink, con tanto di nickname e informazioni sulla tua personalità. Le aziende hanno quindi scoperto che, in quest’epoca di smarrimento collettivo o stordimento di massa, in cui le essenze delle cose e delle persone sono più opache che mai, i compratori devono sentire propri i loro prodotti, fino ad assimilarsi ad essi. Hanno capito che bisogna abbattere la quarta parete dello schermo, cosicchè ciascuno si senta protagonista del momento, inserito e ri-conosciuto. Essere e avere. Vita privata commercializzata. Consumatori di senso. Autopubblicità. Baudrillard, Bauman. Alla salute!

1 commento:

  1. http://www.lastampa.it/2013/10/27/societa/voglio-i-fusilli-con-il-mio-nome-e-la-mia-firma-sulla-fidanzata-wewMX37Hbj6CEsql598lXJ/pagina.html

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