Ho trovato risposte nel gelo del
campo,
tra lo scricchiolare delle fragili
radici.
Quando i corpi si coprono dal
freddo
ed emerge l’erotismo dei muscoli,
dei nervi, delle ossa.
Recalcitrano energia
dopo aver assimilato calorie dal
nutrimento di radici fragili,
ancorate ad un terreno ibernato, ma
per nulla morto, anzi in attesa
quando la mancanza è frontiera del
raccolto;
quando il bianco è il riflesso
potenziale di tutti i colori.
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