Vagando sui
marciapiedi delle avenue rimango sbalordito dal patriottismo che trasuda dalla
crosta della città, attraverso la stoffa della stars and stripes che
campeggia su ogni palazzo e, soprattutto, attraverso il comportamento dei
newyorkesi. Un patriottismo, in un certo senso, imbarazzante per chi viene da
fuori, che si sente enormemente riconoscente nei confronti di nonni generosi e
disponibili i quali, se ti incontrano dubbioso con una cartina in mano,
immediatamente si fermano per chiederti se hai bisogno di indicazioni,
augurandoti in aggiunta di trascorrere una splendida giornata: «Enjoy New York,
guy!». Specie le persone anziane esigono che tu, forestiero, non abbia assolutamente
alcun tipo di intoppo lungo il tuo viaggio al centro del mondo; che ti senta
nel posto più felice della terra, ove democrazia e giustizia non sono più un
ideali bensì realtà concrete; che quando tornerai a casa tu possa confermare al
resto del pianeta che il sogno americano continua, nonostante gli incubi e i
bruschi risvegli.
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