giovedì 30 maggio 2013

The Social Network – David Fincher

La storia del fondatore di Facebook, rispettivamente «il miliardario più giovane del mondo» e «l’idea del secolo», che fluttua tra passato e presente attraverso la ricostruzione delle accuse intentate a Mark Zukemberg dai suoi ex compagni di collage. In primo piano è il tema dell’amicizia, quella andata presto in frantumi per motivi commerciali tra Zukemberg e il co-fondatore di Facebook Eduardo. La pellicola pone un interessante interrogativo a tal proposito: dove finisce il confine tra il successo e l’etica? Il personaggio interpretato da Justin Timberlake, figura carismatica e intraprendente, essenziale nel successo del social network, è il perfetto ritratto del contemporaneo self-made man americano: un individuo spavaldo, spudorato e audace. Questo personaggio ci proietta direttamente nel mondo del lavoro imprenditoriale al tempo del capitalismo trionfante, dove le riunioni di lavoro si svolgono persino in discoteca e dove il binomio di etichetta giacca e cravatta non è più richiesto: «oggi, invece che cercarvi un lavoro preferite inventarvi un nuovo lavoro». Emerge una ponderata critica nei confronti di FB e dei suoi utenti, insegnando, ma senza morale, che i valori veri della vita sono altri. L’ultima scena è emblematica, raffigurando la solitudine del miliardario più giovane al mondo, inchiodato davanti allo schermo del suo PC, in attesa dell’amicizia della sua ex fidanzata.


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